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L’elenco ufficiale delle vittime dell’Alluvione 1966

Edizione del: 15 maggio 2016

Leonardo Sottile e Marina RipariQuesto l’elenco ufficiale, in base al documento inviato a dicembre 1966 dal Prefetto di Firenze al Ministro degli Interni.

Il documento è stato reso noto per la prima volta dal Giornalista Franco Mariani e dall’Associazione Firenze Promuove, che lo custodiva da anni, nel 2006, in occasione del 40° anniversario.

L’Associazione, sotto la presidenza di Franco Mariani, dal 1994 organizza le cerimonie annuali ufficiali dell’alluvione e il ricordo delle vittime.

Nella foto sopra le più piccole vittime: Leonardo Sottile e Marina Ripari, entrambi di soli 3 anni, ed entrambi residenti a Sesto Fiorentino.

Qui sotto l’elenco completo nella versione pubblicata dal settimanale toscano Toscana Oggi nello speciale curato da Franco Mariani, Firenze Promuove, Comune di Stia, Toscana Oggi in occasione delle celebrazioni per il 40° Anniversario e distribuito in tutte le edicole della Toscana assieme al settimanale delle diocesi toscane.

  • BENEDETTI ELIDE, di anni 66, abitante in via delle Casine n 3 – Viveva sola nel suo appartamento a terreno ed è deceduta per annegamento, mentre alcuni soccorritori cercavano di porla in salvo dalla abitazione invasa dalle acque.

Sappiamo invece, grazie alla cronaca del Parroco, e all’intervista fatta nel 1996 da Mariani su Tele 37 ad uno dei militari, che tre Carabinieri, di cui uno residente nella parrocchia, non potendola portare via dall’appartamento, già invaso dalle acqua, perché inferma su carrozzella, la legarono all’inferriata di una finestra, pensando cosi di porla in salvo, ritornando più tardi a riprenderla, ma ciò non fu possibile a causa della furia delle acque e la donna perì annegata, assistita dal parroco di San Giuseppe, che stette con lei fino all’ultimo dalle finestre della canonica, quasi vicine a quella della donna.

  • BIANCALANI GIUSEPPINA, di anni 76, abitante in via Aretina, deceduta per gravi lesioni riportate a seguito di caduta.
  • CHIAPPI GUIDO, di anni 73, abitante in via Arnolfo, rinvenuto cadavere in Piazza Beccarla. Verso le ore 8,30 del 4 novembre, mentre imperversava l’alluvione nella zona, volle uscire dalla sua abitazione per portarsi in via Piacentina per vedere la situazione delle acque. Colpito dall’ondata di piena, veniva trascinato nei gorghi, nonostante il disperato tentativo del genero che si tuffava nell’acqua per cercare di salvarlo.
  • COCCHI PIETRO, di anni 74 abitante in Via Gian Paolo Orsini e
  • POGGIOLINI GIUSEPPINA IN COCCHI di anni 74 abitante in Via Gian Paolo Orsini. All’atto dell’alluvione furono avvertiti dai coinquilini del casamento di mettersi in salvo ma nessuno dei due parve eccessivamente preoccupato di farlo. Anzi il marito, che era paralizzato alle gambe, oppose resistenza alle persone che cercavano di portarli via per cui, alla fine, dovettero abbandonarli.
  • FACCONI MARIA vedova LORIGO, di anni 48, abitante in Piazza Santa Croce. Era riuscita a mettersi in salvo dall’alluvione e, secondo dichiarazioni dei vicini di casa, il decesso è avvenuto successivamente perché, essendo da tempo la Facconi sofferente di cuore, non era stato possibile rinnovarle le erogazioni di ossigeno.
  • FANFANI ANGELA vedova BELLACCI, di anni 69, abitante in via Aretina. Abitava da sola in un appartamento al sottosuolo. Alle ore 6 del 4 novembre l’acqua cominciò ad affluire nella zona ed in brevissimo tempo il livello aumentò a tal punto che gli aiuti dei vicini per soccorrere la donna furono vani. E’ risultato che prima che l’acqua aumentasse una vicina di casa, certa Giolli Giulia, aveva esortato la Fanfani ad uscire di casa ed a portarsi nei piani superiori, ma costei, o perché impossibilitata, o perché non volesse abbandonare l’abitazione, preferì portarsi nel gabinetto di decenza, ove salì sulla tazza del water aggrappandosi all’inferriata della finestra. I vicini di casa tentarono di trarla in salvo con una corda, ma inutilmente per cui, continuando a salire il livello dell’acqua, dovettero abbandonare la impresa.
  • FRUSI ITALIA vedova BORGOGNI, di anni 85, abitante nel pensionato del Sacro Cuore in Via Masaccio. Rinvenuta cadavere la mattina del 5 novembre nella camera a terreno da lei occupata presso il predetto Istituto, dove da tempo era ospite pagante. Il Direttore dell’Istituto stesso ha dichiarato che la mattina del 4 novembre era uscito, verso le ore 9,45 per cercare acqua per le sue ospiti; al ritorno, dopo circa un’ora, rimasto bloccato dall’alluvione, era riuscito ad avvicinarsi all’Istituto, non ancora invaso dalle acque ed a dare l’allarme, disponendo che le pensionanti (tutte donne di avanzata età) fossero fatte salire al piano superiore. Mentre tutte le altre pensionanti si sono salvate, circa il decesso della Frusi la sua domestica personale Melilli Rosina, di anni 31, che accudiva personalmente all’assistenza della defunta, cieca e paralitica, ha dichiarato che, verso le ore 14 del giorno 4, la camera della sua padrona, dove anch’essa si trovava, era stata invasa da un violento riflusso di acqua, per cui essa, nell’impossibilità di trarre in salvo l’inferma, l’aveva deposta su un tavolo ed era riuscita a salvarsi, raggiungendo il piano superiore.
  • LEPORATTI LINO, di anni 65, abitante in via Benedetto Marcello. Il figlio ha dichiarato che il genitore era uscito di casa la mattina del 4 novembre per andare a vedere l’alluvione di cui aveva avuto notizia e non era più tornato a casa.
  • LIVI ERMENEGILDO, di anni 81, abitante in Via Francesco Datini. Soffriva, da tempo, di disturbi dell’età senile. All’atto dell’alluvione era stato messo in salvo assieme alla moglie da alcuni coinquilini e portato nell’abitazione di un vicino. Ivi, indubbiamente provato dallo spavento e dal freddo, in concomitanza con le sue condizioni di salute, cominciò ad accusare disturbi circolatori e poco dopo decedeva.
  • MAGGIORELLI CARLO, di anni 53. Assieme ad altri operai si trovava, la notte del 4 novembre, in servizio presso l’acquedotto dell’Anconella. Verso le ore 4, dopo avere effettuato alcune manovre alle saracinesche dell’impianto, essendo totalmente bagnato, si recava in un locale dell’Acquedotto stesso per cambiarsi gli abiti. Gli altri operai presenti dichiarano di non averlo più visto da allora ed il suo cadavere è stato recuperato la mattina del giorno 6 novembre.
  • MARE’ ANGELINA, di anni 59, abitante in Via Borgo Pinti, piano terra. Viveva sola nel suo appartamento invaso dalle acque ove è morta per annegamento.
  • MARTELLI CESARE, di anni 54, abitante in Via Ghibellina, piano terra. Esercitava il mestiere di cenciaiolo. Il giorno 4 novembre si trovava nella sua abitazione assieme alla sua compagna e al figlio di costei, quando vennero colti dall’alluvione. Mentre la compagna ed il figlio si misero in salvo, salendo immediatamente al piano superiore, il Martelli si era portato nel salotto, forse con l’intento di spostare in salvo qualcosa di valore, ma venne travolto dall’acqua, senza che alcuno riuscisse a porlo in salvo, malgrado che i familiari abbiano tentato invano di lanciargli una fune.
  • NESI FEDORA, vedova Nochi, di anni 77,  abitante in Via Ghibellina, piano terra, deceduta per annegamento nella sua abitazione. La medesima, paralitica, viveva con una giovane parente, attualmente irreperibile.
  • PERUZZI ARMIDO, di anni 71, abitante in via di Rusciano. Assieme alla moglie, della stessa età, all’atto dell’alluvione era riuscito a mettersi in salvo. Successivamente, volle tornare nell’abitazione per prendere qualche documento o oggetti di valore ivi rimasti: mentre si tratteneva in casa fu investito da una ondata di piena più forte che bloccò la porta d’ingresso, impedendo ogni possibilità di soccorso da parte dei coinquilini ed altri soccorritori.
  • SONNELLINI LUCIANO, di anni 25, residente fuori provincia ma sempre in Toscana. Il suo cadavere fu rinvenuto e prelevato da un mezzo cingolato in uno scantinato dell’edificio sito in Via dei Pepi, angolo via dell’Agnolo. Era detenuto nelle carceri delle Murate da dove era evaso assieme ai numerosi altri detenuti che, in parte, sono stati riassicurati alla Giustizia, in parte sono tuttora latitanti.
  • VENSI CARLO di anni 80, abitante in Via Scipione Ammirato, rinvenuto carbonizzato nello studio dell’appartamento al 2° piano, dove abitava assieme agli altri familiari. La morte è stata provocata dalla deflagrazione di gas acetilene prodotto da un vasto deposito di carburo che si trovava nei magazzini al terreno dello stabile di proprietà di una ditta di saldature autogene.

 

  • MORTI RESIDENTI IN PROVINCIA DI FIRENZE

CAMPI BISENZIO

  • CINTELLI CORINNA in Fagiani, residente in località Sant’Angelo a Lecore in via Pistoiese. La sera del 5 novembre dalla finestra della sua abitazione veniva calata su di un patino della Croce Verde di Viareggio per essere portata in salvo. A seguito di improvviso sbandamento del natante la Cintelli perdeva l’equilibrio e cadeva in acqua, ove veniva travolta dalla corrente. Il cadavere veniva ripescato qualche ora dopo.

CASTELFIORENTINO

  • BORGHI GUIDO di anni 64, ivi residente in Via Bozzoli, colono. Annegato mentre tentava di salvare il bestiame.
  • CORTINI GIOVANNI di anni 58, ivi residente in via della Steccaia e
  • CORTINI VITTTORIO di anni 24, ivi residente in via della Steccaia e
  • ORASSI ROSA in Cortini, di anni 56 ivi residente in via della Steccaia

 Tutti deceduti a seguito del crollo della loro casa.

 

EMPOLI

  • BINI AGOSTINO di anni 73, ivi residente in Via Bassa. Da alcuni mesi era degente a letto perché affetta da cirrosi epatica. A seguito dell’Alluvione, l’acqua invadeva la sua abitazione per cui veniva prima ricoverato nell’Ospedale di Empoli e quindi riportato a casa del fratello Antonio, ove decedeva il giorni 7 novembre successivo.
  • MANCINI PALMIRO di anni 66, ivi residente in via di Brusciana. La sera del 4 novembre veniva sorpreso e travolto dalle acque nei pressi della propria abitazione.

 

MONTELUPO FIORENTINO

  • CASINI ORFEA di anni 68, ivi residente nel Viale Umberto. Annegata il 4 novembre a seguito dell’alluvione, nei pressi della propria abitazione, sita lungo gli argini del fiume Pesa. Il cadavere è stato restituito dall’Arno, il giorno 5 successivo, in località Foce di Fiume Morto in San Rossore.
  • CHIARUGI GIOVANNI di anni 68, ivi residente in via XX Settembre. Trasportato cadavere ad Empoli da un carrello ferroviario proveniente da Montelupo Fiorentino. Il Chiarugi risulta annegato in località “La Pesa” di Montelupo Fiorentino.

 

REGGELLO

  • BIGAZZI BRUNETTA, di anni 32, ivi residente in Via del Casentino.
  • BIGAZZI DONATELLA di anni 6, ivi residente in Via del Casentino.
  • BIGAZZI GUIDALMA di anni 9, ivi residente in Via del Casentino.
  • BIGAZZI LORENZO di anni 31, ivi residente in Via del Casentino.
  • GONNELLI PASQUALE di anni 79, ivi residente in Via del Casentino.
  • MERCIAI ROSINA nei Bigazzi, di anni 43, ivi residente in Via del Casentino.
  • NOCENTINI CAROLINA nei Bigazzi, di anni 70, ivi residente in Via del Casentino.

Deceduti tutti a seguito del crollo della casa dove abitavano.

SESTO FIORENTINO

  • RIPARI MARINA di anni 3, ivi residente in frazione Osmannoro in via del Cantone. Fu travolta dalle acque mentre la madre tentava di portarla in salvo.
  • SOTTILE LEONARDO, di anni 3, ivi residente in Via Righi, in frazione Osmannoro. Deceduto a seguito di esplosione di gas nello stabile dove abitava con la famiglia.

Elenco morti ufficiali alluvione firenze 1966 - FIRENZE PROMUOVE

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