Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Attività svolte nel 2002 – X anno di attività

Edizione del: 30 dicembre 2002

2002Nell’anno 2002 si è consolidata la collaborazione con la Congregazione delle Suore Domenicane dello Spirito Santo.

Una collaborazione nata per esplicita richiesta della Madre Generale Suor Maria Osanna Ambrosina Tesi, al fine di risolvere alcuni problemi burocratici relativi alla Ricognizione Canonica dei resti mortali del Fondatore, il Servo di Dio Arcivescovo Mons. Pio Alberto Del Corona, e per pubblicizzare al meglio agli organi d’informazione tale avvenimento.

La collaborazione, risultata più che fruttuosa per le Suore, ha portato, dal maggio 2001 al maggio 2002 a farci organizzare, gestire, e promuovere, tutta una serie di cerimonie e appuntamenti culturali per il 130° della Fondazione della Congregazione, e, nel marzo di quest’anno, a progettare, coordinare, gestire e soprattutto costituire, come primi Soci Fondatori. l’Associazione “Pro Beatificazione Mons. Pio Alberto Del Corona”, Associazione Cattolica Legalmente Riconosciuta.

Per quanto riguarda il resoconto delle attività sopra descritte, ad eccezione della nascita Associazione, vedere resoconto dell’anno 2001 .

In particolare il Presidente Franco Mariani si è personalmente occupato di:

  • SVOLTO ATTIVITA’ DI SEGRETERIA.
  • SVOLTO ATTIVITA’ DI RELAZIONI ESTERNE.
  • SVOLTO ATTIVITA’ DI ADDETTO STAMPA E REALIZZAZIONE DOCUMENTARI E TRASMISSIONI TELEVISIVE.
  • TENUTO AGGIORNATO SITO INTERNET SUORE.
  • PROGETTATO NASCITA ASSOCIAZIONE – CONTATTATO SOCI FONDATORI – ELABORATO STATUTO.
  • CONTINUATO ATTIVITA’ DI RICERCA DOCUMENTI STORICI SU MONS. DEL CORONA.
  • SVOLTO ATTIVITA’ DI RICERCA MIRACOLI ATTRIBUITI A MONS. DEL CORONA – CARTELLE CLINICHE PRESSO VARI OSPEDALI – RICERCA MIRACOLATI E LORO PARENTI.
  • CONTINUATO ATTIVITA’ DI RICERCA FOTO SU MONS. DEL CORONA.
  • RITRASCITTO PER INTERNET LETTERE PASTORALI DEL VESCOVO DEL CORONA.

1) COSTITUZIONE ASSOCIAZIONE PRO BEATIFICAZIONE MONS. DEL CORONA

Dopo 60 anni dall’apertura diocesana del Processo di Beatificazione del Servo di Dio Arcivescovo Mons. Pio Alberto Del Corona O. P., nell’anno in cui cade il 90° anniversario del suo Pio transito (Firenze 15 agosto 1912) e il 165° anniversario della sua nascita (Livorno 5 luglio 1837), su iniziativa e progetto di Firenze Promuove, nella persona del suo Presidente, Giornalista Franco Mariani, con l’appoggio delle Suore Fondate da Mons. Pio, è stato deciso di costituire un Associazione che contribuisca alla parte finale di tale processo.

Hanno prontamente risposto alla chiamata di Firenze Promuove e delle Suore Domenicane dello Spirito Santo, in ricordo della figura dell’illustre Presule, le seguenti Istituzioni Toscane:

Diocesi di Livorno, sua città natale.

Diocesi di San Miniato, dove fu Vescovo per 32 anni.

Diocesi di Fiesole, dove visse gli ultimi sei anni della sua vita.

L’Arcidiocesi di Firenze dove visse per 20 anni nel Convento Domenicano di San Marco, dove fu insegnante di Teologia Dogmatica al Seminario Maggiore, Priore di San Marco, Vice Cancelliere della Facoltà Teologica per l’Italia Centrale, e dove fondò le Suore Domenicane dello Spirito Santo di via Bolognese.

L’Ordine Domenicano, di cui fu “Gemma preziosa”.

La Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, che a nome di tutta la Diocesi Sanminiatese intende cosi contribuire alla Causa di Beatificazione.

Tutte queste gloriose Istituzioni, assieme, ognuno con le proprie potenzialità, attraverso cerimonie, convegni, pubblicazione di opuscoli, libri, videocassette, cd rom, ristampe di suoi libri, spettacoli, tutte iniziative finalizzate a sostenere economicamente la parte finale del Processo, intendono con forza riproporre la figura di questo illustre Toscano, considerato uno dei principali scrittori cattolici del 1800.

Iscrivendosi come Soci all’Associazione, o inviando liberamente la propria offerta chiunque potrà contribuire alla beatificazione.

Dopo la Positio del 1969 e la Revisione degli Scritti del Servo di Dio del 1971, emessi dalla Congregazione Vaticana per le Cause dei Santi, e la successiva indagine storica supplementare portata avanti in 7 anni dalla Diocesi di San Miniato, richiesta dopo la riforma della Congregazione voluta da Papa Giovanni Paolo II nel 1983, indagine conclusasi recentemente, maggio 2002, gli atti sono ora tutti presso la Congregazione delle Cause dei Santi, per il vaglio finale.

Entro breve tempo, siamo sicuri, si arriverà all’emissione del Decreto sulla Venerabilità ed Eroicità delle Virtù per poi passare all’esame del miracolo attribuito al Servo di Dio e quindi alla Beatificazione.

L’Associazione “Pro Beatificazione Mons. Pio Alberto Del Corona” è un’Associazione di Fedeli, costituita ai sensi dell’Articolo 36 del Codice Civile, ed eretta in pari data come Associazione privata di fedeli, a norma del Canone 299 del Codice di Diritto Canonico.

L’Associazione, che non ha finalità lucrative, persegue i seguenti scopi:

  1. Mantenere viva la memoria del Servo di Dio Arcivescovo Mons. Pio Alberto Del Corona O. P., Livornese, Padre Domenicano, per vent’anni al Convento di San Marco in Firenze, Docente di Teologia Dogmatica allo Studio Teologico Fiorentino presso il Seminario Maggiore, Priore del Convento di San Marco, Vescovo di San Miniato per 32 anni, Fondatore delle Suore Domenicane dello Spirito Santo, Vice Cancelliere della Facoltà Teologica per l’Italia Centrale, dal 1907 Arcivescovo Titolare di Sardica presso il Convento di San Domenico di Fiesole, deceduto a Firenze il 15 agosto 1912, e di diffonderne la conoscenza, favorendo la crescita nella vita cristiana di tutti i membri dell’Associazione stessa.
  2. Raccogliere notizie e testimonianze della vita del Servo di Dio Arcivescovo Mons. Pio Alberto Del Corona O. P., in particolare delle sue virtù, del suo amore verso Dio e verso il prossimo, nonché di eventuali grazie e miracoli ottenuti per sua intercessione, procurando tutto quanto è utile per lo svolgimento della Causa per la sua Canonizzazione.
  3. Contribuire alle spese del processo canonico di cui al numero precedente, e raccogliere libere offerte presso terzi.
  4. Collaborare alla ricerca, alla catalogazione, conservazione e adeguata sistemazione dell’Archivio Storico del Servo di Dio Arcivescovo Mons. Pio Alberto Del Corona di proprietà della Congregazione delle Suore Domenicane dello Spirito Santo, da Lui fondate, e di eventuali Archivi di proprietà di altri Enti riguardanti il medesimo.
  1. Sostenere le attività di divulgazione della figura e dell’opera del Servo di Dio intraprese dalla Congregazione delle Suore Domenicane dello Spirito Santo, da Lui fondate, e di altri Enti, religiosi e non, che abbiano la stessa finalità, a condizione di poter usare, senza nessuna condizione di vincolo e gratuitamente, l’eventuale materiale prodotto o recuperato.

Papa Francesco ha solennemente proclamato Beato l’Arcivescovo Pio Alberto Del Corona a settembre 2015.

Alla solenne cerimonia ha partecipato il nostro Presidente Franco Mariani.

2) 24° ANNIVERSARIO UCCISIONE AGENTE P.S. FAUSTO DIONISI

Il 20 gennaio, in occasione del 24° Anniversario uccisione dell’Agente di Polizia Fausto Dionisi, ucciso durante un attacco terroristico al Carcere delle Murate, Firenze Promuove, d’intesa con la moglie Mariella Magi Dionisi, e la figlia Jessica, ha provveduto a segnalare le cerimonie programmate agli Organi d’Informazione.

Ore 10,00 Cimitero di Peretola (via stazione delle cascine)

Deposizione Corona alla presenza vedova Mariella e della figlia Jessica.

Ore 10,30 Deposizione Corona in via delle Casine alla lapide commemorativa.

Ore 11,00 Messa nella Cappella interna della Questura.

Firenze Promuove che nel 1999, con l’aiuto dell’allora Vice Sindaco Alberto Brasca, si diede da fare presso il Comune per la definitiva apposizione della lapide che da anni era pronta ma che per i soliti motivi burocratici non era mai stata apposta, con un Comunicato Stampa, ha invitato i cittadini, che nel 1978 si strinsero in maniera unica attorno alla famiglia, e soprattutto le Istituzioni (Regione, Provincia, Comune) spesso assenti a questa cerimonia, ad essere presenti, per non dimenticare; soprattutto alla luce delle recenti vicende giudiziarie che hanno impedito il processo a colui che è stato individuato come responsabile dell’efferato crimine.

A tutte le cerimonie ha partecipato il Presidente Franco Mariani.

3) INVIO LIBRI GRATUITI ALLE BIBLIOTECHE DEL COMUNE DI FIRENZE CON LA COLLABORAZIONE DEL VICE PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE E COMMISSIONE CULTURA GRAZIANO GRAZZINI

Firenze Promuove, editore del volume “UN ASILO DI ANIME”, pubblicato nella nostra collana editoriale a maggio di quest’anno, con Presentazione dell’Arcivescovo di Firenze, Mons. Ennio Antonelli e la Prefazione del Vice Presidente del Consiglio Comunale, Graziano Grazzini, ha messo a disposizione gratuitamente, assieme alla pubblicazione edita per l’Anno Santo del 2002, “DIECI PONTEFICI PER IL GIUBILEO 2000, una copia dei due libri per ognuna delle 13 biblioteche del Comune di Firenze, provvedendo, tramite lettera del Vice Presidente Grazzini, a consegnare anche alcuni libri di Mons. Del Corona.

I libri sono stati catalogati e messi in rete, e a disposizione degli utenti, a partire dalla fine di agosto nelle varie biblioteche secondo i metodi di lavoro adottati da ognuna delle strutture interessate.

4) APPELLO AL SINDACO DI FIRENZE NEL 58°ANNIVERSARIO LIBERAZIONE PER IL RIPRISTINARE I NOMI DEI CADUTI SULLE LAPIDI E MONUMENTI

Tra i tanti problemi che assillano la nostra Città, Firenze Promuove (già Comitato Caduti di Ugnano che nel 1993 restaurò l’omonimo monumento del rione cittadino), attraverso il suo Presidente Franco Mariani, ha lanciato un appello al Sindaco DOMENICI, e agli Assessori GIANI, Tradizioni Popolari, e SILIANI, che come Belle Arti ha la competenza sui Monumenti ai Caduti, segnalando, se l’Amministrazione non se ne fosse accorta, il grave stato in cui versano oltre il 90% delle lapidi commemorative apposte sui vari Monumenti ai Caduti o su edifici di Firenze, le quali non permettono più di leggere i nomi di coloro che sono morti per la nostra Libertà, oppure che lo saranno tra qualche anno.

Il Comitato ha chiesto quindi al Sindaco e agli Assessori di presentare quanto prima in Giunta un progetto, probabilmente finanziabile con poche decine di milioni delle vecchie lire, che preveda tale recupero.

Scrive il Presidente Mariani al Sindaco: “Vede, Signor Sindaco, in un epoca dove il revisionismo storico è sempre dietro l’angolo, non perpetuare adeguatamente il nome di chi è Caduto durante la guerra, sia combattendo in prima linea, sia come inerme cittadino, potrebbe facilitare questa spregevole azione, e quindi non riscrivere i nomi sbiaditi, o ripristinare quelli del tutto rotti nelle lapidi, vuol dire perdere una testimonianza che non si trova in nessun libro di storia.

Mariani ha portato poi – ad esempio – cosa generalmente avviene nella scuola: “Quando negli anni 70 frequentavo la scuola elementare Francesco Petrarca in via Felice Cavallotti, sul quale muro è incastronato un pregevole Monumento ai Caduti, nessuno dei miei Insegnanti, circa sei, nei cinque anni di scuola ha mai parlato a me, o ai miei compagni, del significato e dell’alto valore di quel Monumento o dei fatti legati al 25 aprile o all’11 agosto, senza poi parlare di quando ero alle medie inferiori e superiori”.

“Non so se Lei, e gli Assessori Giani e Siliani, condividete questa mia forte preoccupazione, spero sinceramente di si, – conclude Mariani – anche perché non possiamo parlare della Resistenza e della Liberazione solo per motivi politici quando l’altra parte avversaria fa qualcosa che non ci piace, ma ritengo che è in casi come questi, prima che lo scempio causato dallo smog cancelli definitivamente tali nomi, senza parlare di quando degli emeriti imbecilli imbrattano o sfasciano tali lapidi, o le usano come tiri a segno per la cerbottana o per sparare con pistole o fucili ad aria compressa, CHE SI RIESCE A DARE UN FORTE SEGNALE DI CIVILTA’ A TUTTI COLORO, E MI CREDA SONO TANTI, CHE NON RICORDANO TALI EVENTI, O ED E’ LA COSA PIU’ GRAVE, NULLA SANNO DI CHI E’ MORTO PER LA STUPIDITA’ UMANA”.

5) COLLABORAZIONE ALLA TELEVISIONE FRANCESE FRANCE 2 GIA’ ANTENNE 2 PER SERVIZIO SULL’ALLUVIONE DI FIRENZE DEL 1966

Nell’ agosto una troupe della Televisione Francese FRANCE 2, già ANTENNE 2, ha chiesto la collaborazione a Firenze Promuove per girare un reportage sull’alluvione di Firenze del 1966.

Un reportage per non dimenticare, alla luce delle recenti alluvioni che hanno sconvolto nei giorni scorsi parte dell’Europa.

La Televisione Francese per questo servizio si è affidata totalmente a Firenze Promuove, che nel 1996, come Comitato Caduti di Ugnano, organizzò, Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, e il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e di vari Ministeri, le Celebrazioni per il Trentennale dell’Alluvione, e che ancora oggi, tutti gli anni, continua il 4 novembre a ricordare l’alluvione e soprattutto i morti di quella tragica inondazione.

Inoltre Firenze Promuove nel suo archivio ha numerosi documenti filmati, soprattutto a colori, sull’alluvione del 1966, e nel Trentennale, con la collaborazione dell’Emittente Regionale Tele 37, il giornalista Franco Mariani, Presidente e Fondatore di Firenze Promuove, assieme al direttore dell’emittente, giornalista Vittorio Betti, realizzò ben 80 puntate speciali del Rotocalco quotidiano “Ieri Oggi Domani”, sui fatti del ’66.

A Firenze la troupe è venuta il giorno 21 e, oltre a riprendere le targhette sparse per le varie strade che documentano l’altezza raggiunta dalle acque, ha anche realizzato alcune interviste a persone che hanno vissuto da protagonisti o da semplici angeli del fango l’alluvione del 1966.

Il servizio è andato in onda nel telegiornale principale della sera, edizione delle 20, del 22 agosto 2002.

6) 36° ANNIVERSARIO DELL’ALLUVIONE DI FIRENZE E ANNUALE RICORDO DEI MORTI DELLA CITTA’ E PROVINCIA DI FIRENZE PER PIO LEGATO DI FIRENZE PROMUOVE NELL’ORATORIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE

E’ toccato quest’anno a Don Andrea Coppini, Parroco “in solidum” e Moderatore della Parrocchia Alluvionata di Santa Maria al Pignone, zona Ponte alla Vittoria, celebrare la Solenne Funzione in ricordo dei 17 morti della città e dei 18 della Provincia, scomparsi quel fatidico 4 novembre 1966, nel 36° Anniversario, e benedire, prima che fosse gettata in Arno, la Corona d’Alloro messa a disposizione dal Comune, e il fiume stesso, affinché possa essere sempre a servizio dei fiorentini e non a loro danno.

Cosi, per il sesto anno consecutivo, Firenze Promuove, che nel 1996 organizzò, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il trentennale dell’Alluvione, ha ricordato tutti i 35 morti inermi, i cui nomi “illustri”, quelli che puntualmente ritorno alla “ribalta” dei mass media, sono CARLO MAGGIORELLI, l’operaio dell’acquedotto comunale che non volle lasciare il suo posto di lavoro, e MARINA RIPARI di tre anni, strappata dalla furia delle acque dalle braccia del padre all’Osmannoro.

Durante la solenne funzione svoltasi presso l’Oratorio della Madonna delle Grazie, una piccola cappella dove si custodisce l’immagine miracolosa della Vergine che prima era su una delle celle del vecchio ponte, a proteggere Firenze dalle Alluvioni, si è anche pregato per le innocenti vittime del terremoto e per gli ex Angeli del Fango che vennero in aiuto di Firenze.

Al margine della cerimonia il Presidente di Firenze Promuove, Franco Mariani, ha evidenziato “come Firenze, a differenza di quanto annunciato per le giovani vittime del terremoto della scorsa settimana, non ha mai costruito un monumento o inaugurato una targa che ricordi le nostre inermi vittime, una per tutti la piccola Marina Ripari di tre anni”.

Al Presidente Mariani, coadiuvato da un ex Angelo del Fango, Laura Lonzar, che indossava un elegante costume rinascimentale, al termine del Corteo dall’Oratorio al centro del Ponte alle Grazie, è toccato il compito di gettare in Arno la Corona d’Alloro, mentre le campane dell’Oratorio della Madonna delle Grazie suonavano a distesa.

Ampio risalto è stato dato all’avvenimento dalla stampa cittadina e dalle Emittenti Televisive Regionali.

7) COLLABORAZIONE AL SETTIMANALE FRANCESE “LE CROIX” PER SERVIZIO SPECIALE SU ALLUVIONE DI FIRENZE DEL 1966

In occasione del Social Forum di Firenze svoltosi dal 6 al 10 novembre 2002 il settimanale Francese “Le Croix” si è rivolto a Firenze Promuove per realizzare uno speciale servizio sull’Alluvione di Firenze del novembre 1966.

Il Presidente Franco Mariani, quale Giornalista esperto dell’Alluvione del 1966 ha collaborato con l’inviato di “Le Croix”, la Giornalista Anne Le Nir, fornendo tutta una serie d’informazioni e di contatti.

8) ORGANIZZAZIONE E UFFICIO STAMPA RADUNO NAZIONALE DI PICCOLI CORI DI BAMBINI AFFILIATI ALLA “GALASSIA DI CHICCO E DORETTA” DELL’ANTONIANO DI BOLOGNA PER CONCERTO DI NATALE NELLA BASILICA DI SAN LORENZO IL 15 DICEMBRE.

Gli auguri di Natale quest’anno a Firenze hanno avuto una punta di diamante non indifferente: un coro composto da ben 450 bambini, provenienti da tutta Italia, che si sono ritrovati nel capoluogo toscano domenica 15 dicembre 2002 alle ore 15, nella suggestiva cornice della Basilica di San Lorenzo, per esibirsi tutti insieme, ed offrire ai fiorentini un concerto natalizio “UNA GALASSIA DI AUGURI”, con ingresso rigorosamente gratuito, in occasione del Raduno di Piccoli Cori di Bambini organizzato dall’Associazione “Chicco e Doretta” strettamente legata ai Frati Minori dell’Antoniano di Bologna, che ogni anno organizzano lo Zecchino d’Oro.

E se i bambini erano 450, i genitori non sono stati da meno, in quanto ne sono arrivati ben 600.

I cori, di cui ben 2 provenienti dalla Sicilia e 2 dalla Sardegna, in totale erano 15 e provenivano da:

  1. Piccolo Coro di Firenze “Melograno”
  2. Baby Voice – Valle San Giovanni (TE)
  3. Coro Incanto – Treviso
  4. La voce del cuore – Roma
  5. Mitici Angioletti – Zelo Buon Persico (LO)
  6. Piccolo Coro Beato Vincenzo Grossi – Pizzighettone (CR)
  7. Piccolo Coro Santa Maria Ausiliatrice – Milano
  8. Pueri Cantores di Veduggio (MI)
  9. Coro Solfami di Forli’
  10. Coro Mariele Ventre di Ragusa
  11. Gruppo Amici e Minicoro di Rovereto (TN)
  12. Le voci dell’arcobaleno di Acireale (CT)
  13. Minicoro Monterosso di Bergamo
  14. Coro di Sassari – Mariele Ventre
  15. Coro S. Agostino – P. Marco Fabbri di Sassari

L’organizzazione diretta della manifestazione è stata curata dal Piccolo Coro di Firenze “Melograno”, unico Coro Toscano affiliato all’Antoniano di Bologna, diretto da Laura Batoli, che lo ha fondato assieme al Presidente Prof. Mario Piccioli, lo scorso anno, e che dai primi 20 bambini, a settembre è cresciuto a quota 60, e da Firenze Promuove, che ha curato anche l’ufficio stampa.

Al concerto hanno dato il loro contributo fattivo le Commissioni Sicurezza Sociale e Cultura del Consiglio Comunale, presiedute rispettivamente dalle Consigliere Susanna Agostani e Lavinia Balata Orsatti, e gli Assessorati alla Cultura e alla Mobilità del Comune di Firenze.

9) PARTECIPAZIONE AL CONVEGNO AD UDINE SUL CARDINALE ERMENEGILDO FLORIT “IL GRANDE PORTATORE DEL CONCILIO

Firenze Promuove il 5 dicembre ha partecipato ad Udine, in forma ufficiale, col suo Presidente Franco Mariani, inviato speciale anche del settimanale “Toscanaoggi”, al Convegno organizzato dall’Arcidiocesi e dal Comune e Parrocchia di Fagagna sull’illustre loro concittadino, Cardinale Ermenegildo Florit, tenuto dal Cardinale Silvano Piovanelli e dal Prof. Riccardo Burigana a chiusura delle loro celebrazioni per il centenario della nascita, a pochi giorni dall’anniversario della morte.

L’Arcivescovo di Udine, Mons. Pietro Brollo, introducendo l’appuntamento, ha subito sottolineato un aspetto importantissimo della vita di Mons. Florit, poi ripreso dal Cardinale Piovanelli, che ha letto una testimonianza di Mons. Paolo Ristori, Segretario di Florit: il ruolo di Professore di Sacra Scrittura a Roma che lo ha portato a formare migliaia e migliaia di sacerdoti, di cui oggi alcuni Vescovi e Cardinali, tra cui lo stesso Brollo.

Il Sindaco di Fagagna, Aldo Burelli, ha annunciato la volontà di iniziare presto un opera di raccolta dei documenti, testimonianze, e tutto quello che riguarda Ermenegildo Florit, “un grande personaggio della nostra terra, della nostra Regione, dell’Italia”.

Il Prof. Riccardo Burigana nel suo intervento ha evidenziato l’aspetto conciliare di Mons. Florit e il suo apporto, come Presidente della Commissione, alla stesura della “Dei verbum”.

Burigana ha anche sottolineato “l’ascolto” che nel 1962 Mons. Florit ebbe nei confronti delle aspettative conciliari di Firenze, “una diocesi non semplice, complessa, turbolenta, con un laicato già impegnato, nel cuore dell’Italia centrale, ma con un cuore da diocesi del Nord Europa”, riunendo in assemblea generale, prima dell’inizio del Concilio, tutto il laicato diocesano.

Florit, in Concilio, “non fu un uomo del compromesso, ma della sintesi, che ascoltava, e che intervenne a redigere testi sui cui convergesse sempre la maggioranza dei Padri Conciliari”.

Il Cardinale Silvano Piovanelli nel suo intervento ha cercato di presentare in pochi minuti l’essenza del Cardinale Ermenegildo Florit, attingendo ad una serie di ricordi e di testimonianze dirette di persone che lo hanno conosciuto in prima persona, partendo dall’episodio di quando scese in Piazza del Duomo, durante lo sciopero degli operai del Nuovo Pignone, e, stemperando la tensione che c’era in quel momento tra la Polizia e i manifestanti, strinse le mani degli operai lasciando ad uno di essi un busta con del denaro, ricordando le sue umili origini, e che suo padre fu costretto ad emigrare per trovare lavoro.

Per Piovanelli il Cardinale Florit è stato il “grande portatore del Concilio”, che ha lasciato come grande eredita la rinascita dello Studio Teologico, oggi Facoltà Teologica per l’Italia Centrale, “passato in mezzo a noi in un epoca drammatica. A Firenze, in modo evidenziato c’era una effervescenza non comune, con una voglia di cambiare, di riformare”, e, ricordando i fatti legati a Don Milani ereditato da Dalla Costa – sottolineando che Florit non c’entrò per niente nel trasferimento di don Lorenzo a Barbiana, essendo arrivato da pochi mesi a Firenze – e dell’Isolotto, ingigantiti più del dovuto a “causa dei mass media che hanno fatto balzare alla cronaca quest’evento”.

Tante poi le testimonianze spontanee, non previste dalla scaletta, di persone che affollavano la sala Tommaso d’Aquino della Curia, e che hanno voluto prendere la parola in ricordo di Florit, tra cui quella toccante di un anziano fagagnese, che a 9 anni servì la prima messa del giovane Prè Gildo, come lo chiamavano affettuosamente i giovani dell’epoca, “un incontro che ha cambiato la mia vita, una svolta”; questa persona poi è diventato Sindaco del paese.

In tutti i racconti, comprese le testimonianze riportate da Piovanelli, è emerso sempre lo spirito schivo, umile, riservato, tipico dei Friulani, ma con un grande cuore e una grande sensibilità verso gli altri.

“Ha avuto il coraggio – ha concluso il Cardinale Piovanelli – di dire la verità, e fu Croficisso”.

Ampio risalto è stato dato dal Corriere di Firenze che ha riportato ampi stralci dell’ articolo di Mariani.

9) RICORDATO IL XX° ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI PADRE CARLO LANO PRIMO PARROCO DI MARINA DI CASTAGNETO CARDUCCI – IL PARROCO ESTIVO DEI FIORENTINI

Firenze Promuove il 25 dicembre, nel 20° Anniversario della morte, con una solenne messa in via Bolognese 111, ha ricordato Padre Carlo Lano, degli Oblati di San Giuseppe, meglio conosciuto come il Parroco Estivo di molti fiorentini che affollano, durante l’estate il Comune di Castagneto Carducci, ridente località turistica balneare della maremma.

Padre Carlo Lano, a cui Firenze Promuove il 3 luglio 1994 fece, in accordo con la Diocesi di Massa Marittima-Piombino, intitolare dal Comune, grazie all’azione del Presidente Franco Mariani, amico fraterno di Padre Lano, la strada che costeggia la nuova chiesa parrocchiale, è una figura storica per molti fiorentini e per gli abitanti di Sesto Fiorentino, dove era presente quando accaddero i tragici eventi della seconda guerra mondiale che portarono all’uccisione di un suo confratello.

Nato nel 1914 a Revignano d’Asti, Padre Carlo Lano giunse in Maremma nel 1952, dopo un periodo come missionario in Brasile, quando il Conte Della Ghe­rardesca, in base al diritto di Patronato, chiese al vescovo di nominarlo parroco di Castagneto Carducci.

Più tardi, nel 1968 l’allora Amministratore Apostolico Mons. Ablondi, decise di istituire a Marina una nuova parrocchia che facesse fronte alle nu­merose esigenze dei sempre più nu­merosi villeggianti e turisti, chiamando per tale compito Padre Carlo, che divenne così il primo parroco.

Alla sua morte, l’allora Vescovo diocesano, Mons. Lorenzo Vivaldo, altra figura storica della Diocesi di Massa Marittima, quando uscì dalla camera ardente, allestita ad Asti, dove Padre Carlo era stato ricoverato ed operato nell’ottobre 1982, pianse amaramente: aveva perso non solo uno stretto collaboratore, essendo Padre Carlo Vicario Foraneo, ovvero referente del Vescovo per diverse parrocchie nella zona Sassetta-Bolgheri-San Vincenzo, ma un since­ro e carissimo amico, come ebbe a ricordare durante i funerali da lui pre­sieduti nel santuario di San Giuseppe ad Asti. E con lui lo piangevano tutti coloro che per trent’anni hanno potu­to sperimentare la sua fraternità sacerdo­tale, tra cui anche il Santo Padre che, informato della malattia dallo stesso Vescovo Vivaldo, volle mandare a Padre Carlo la Sua Apostolica Benedizione.

Il Segretario di Stato di Sua Santità Giovanni Paolo Il, Cardinale Angelo Sodano, che conobbe personalmente Padre Carlo Lano, nel 1994 cosi scrisse, quando il Cardinale Palazzini ex Prefetto della Congregazione Vaticana per le Cause dei Santi inaugurò la nuova strada “Via Padre Carlo Lano” a Marina di Donoratico: “desidero esprimere la mia partecipazione spirituale al pubblico riconoscimento dello zelo apostolico con cui il Padre Lano svolse la sua missione pastorale come missionario in Brasile e come primo parroco di Marina di Castagneto Carducci, sentimenti rafforzati dal ricordo del pa­dre”.

10) DIFFUSA LA NOTIZIA DELLA PRESENTAZIONE ALL’ARCIVESCOVO DI FIRENZE ENNIO ANTONELLI DEL BRANO DEL MAESTRO DOMENICO CRITELLI COMPOSTO ALLA MEMORIA DI MONS. LUIGI SESSA NEL PRIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DELLO STORICO DIRETTORE DEL CORO DELLA CATTEDRALE DI FIRENZE

In occasione del 1° Anniversario della morte di Mons. Luigi Sessa, storico direttore del Coro del Duomo di Firenze, nonché apprezzato concertista, compositore, studioso, non solo in Italia, ma anche all’estero, che più volte ha diretto davanti al Papa Giovanni Paolo II decine e decine di cori cattolici, l’amico Maestro Domenico Critelli ha composto un pensiero musicale, dal titolo “Vorrei”.

La nuova composizione del noto compositore Critelli è stata da lui presentata ufficialmente all’Arcivescovo di Firenze Mons. Ennio Antonelli nel corso di una serata organizzata dal Serra Club di Firenze.

Il brano, interpretato dai solisti, Cristina Pagliai (Soprano del Teatro Comunale di Firenze) e Giorgio Ceccarelli (Baritono), con coro e orchestra, sottolinea il desiderio dell’autore di “suonar e cantar per te la mia più bella canzone, la mia canzone d’amore. Cori di Angeli nel cielo canteranno insieme a me, e così gruppi di stelle brilleranno come fiammelle del ricordo che ho di Te”.

Mons. Luigi Sessa, che morì improvvisamente il 31 dicembre 2001, mentre proprio alla presenza dell’Arcivescovo Antonelli stava dirigendo in cattedrale il Coro del Duomo per la funzione della fine dell’anno, presto sarà ricordato anche dal suo coro che eseguirà la composizione del Maestro Critelli, durante uno dei prossimi concerti diretti dal Maestro Alfonso Fedi, chiamato dal Capitolo della Cattedrale, a sostituire Mons. Sessa alla direzione del Coro.

Coro che, per decisione di Mons. Sessa, eseguì nel natale 1999, in occasione dell’apertura dell’Anno Santo in Duomo a Firenze, l’Inno Giubilare composto dal Critelli , “Gloria Iesu Christo”, inno finalista al Concorso Internazionale promosso dal Vaticano.

Questa in sintesi l’attività svolta nel corso del 2002, oltre alle numerose attività ormai consolidate, tra le quali si citano, la realizzazione di trasmissioni televisive su RAI TRE per varie Associazioni ed Enti della Toscana, e consulenza per organizzazione di eventi, cerimonie, e conferenze stampa per numerosi Enti.

In totale la Presidenza per l’anno 2002 ha:

  • Emesso 30 comunicati stampa.
  • Inviato oltre 650 fax
  • Inviato oltre 1.900 lettere
  • Effettuato oltre 1.800 telefonate
  • Effettuato oltre 7.500 fotocopie.
  • Partecipato ad oltre 85 cerimonie e riunioni ufficiali.

La Rassegna Stampa sulle attività del 2002 risulta essere di:

  • n 250 articoli di quotidiani nazionali.
  • n 82 servizi nei telegiornali delle principali emittenti nazionali.

You must be logged in to post a comment Login