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Attività svolte nel 2008 – XVI anno di attività

Edizione del: 30 dicembre 2008

2008Anche il 2008 ha visto Firenze Promuove e il Presidente Franco Mariani impegnati fino a luglio inoltrato con il Festival Nazionale di Villa Basilica in provincia di Lucca.

Assicurata come sempre l’attenzione dell’Associazione alla promozione della cerimonia, il 20 gennaio, in ricordo dell’agente di Polizia Fausto Dionisi, barbaramente ucciso da un commando terroristico di brigatisti di Prima Linea nel 1978 durante un loro assalto al carcere delle Murate per liberare dei loro compagni condannati per reati sovversivi.

A maggio tuttavia l’Associazione ha segnalato come

I NUMEROSI CARTELLI DELL’UNESCO DETURPINO FIRENZE IN VARIE STRADE: CITTA’ DA LORO TUTELATA ?

Firenze lo sappiamo bene è una città che oltre all’inquinamento da smog e acustico è soggetta anche all’inquinamento da cartelli stradali: basta andare ai vari ingressi della città o della ZTL e si possono vedere numerosi cartelli uno sopra all’altro.

Cosi come ben sappiamo che dal 1982 l’UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per la Cultura, ha inserito il centro storico di Firenze tra i beni appartenenti al patrimonio mondiale, impegnandosi a tutelarlo in prima persona.

Quello che non ci saremmi mai aspettati e di vedere numerosi cartelli segnaletici della scelta dell’Unesco a giro per la città di Firenze a deturpare il paesaggio.

Di chi è la colpa, si è chiesta Firenze Promuove denunciando il tutto ai quotidiani cittadini?

Del Comune o della stessa Unesco?

 Addirittura in zona Porta a Prato, venendo dai Lungarni se ne trovano tre nel giro di meno di 100 metri (due alla torre vicino all’Hotel e poi uno alla Porta a Prato) un altro a Porta Romana, un altro all’inizio di Viale Spartaco Lavagnini, alla Fortezza, nel mezzo della strada, tra l’altro, tra i cordoni sparti traffico come se fosse un importante cartello segnaletico stradale (lo consente il Codice della Strada ?)……..veramente un bel decoro.

E’ possibile che chi di dovere non si sia accorto dell’incongruenza di tale operazione?

L’Unesco – ci chiediamo – tutela cosi la bellezza della città di Firenze?

Apponendo numerosi cartelli segnaletici che di fatto deturpano il bel panorama.

Forse qualcosa non ha funzionato bene.

Speriamo che con questa nostra denuncia qualcuno prenda provvedimenti al più presto.

Il 2 giugno nuova denuncia dell’Associazione alle redazioni giornalistiche, questa volta su

TRICOLORE: PER L’ATAF LA BANDIERA E’ UN CARTELLO DA ESPORRE SUL CRUSCOTTO

 

Per l’ATAF il Tricolore non è una bandiera ma un semplice cartello di cartone formato A4 da esporre semplicemente sul cruscotto dei mezzi in circolazione che non deve sventolare al vento.

Infatti anche oggi 2 giugno, festa della Repubblica Italiana l’ATAF ha l’obbligo, come tutte le Istituzioni di esporre la bandiera italiana assieme a quella della Comunità Europea, solo che quest’anno l’ATAF, che negli anni scorsi per la mancata esposizione delle bandiere – DENUNCIATA DALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE nel 1999 – fu addirittura obbligata a chiedere scusa alla cittadinanza dall’allora Sindaco Primicerio, Presidente Aldo Frangioni, ha deciso, di non esporre più bandiere ma cartelli quadrati che riproducono i colori della bandiera italiana e quella europea.

II CARTELLI NON SONO ASSIMILABILI ALLE BANDIERE.

I vocabolari italiani in questo sono chiarissimi: “drappo di uno o più colori, generalmente di forma rettangolare e attaccato da uno dei lati più corti ad una lunga asta; è simbolo di uno Stato, di un Comune, di un partito, di un’associazione, ecc.; vessillo; loc. avv.: a bandiere spiegate, trionfalmente; ripiegare le bandiere, in segno di sconfltta; piantare, issare la bandiera in un luogo, prenderne possesso dopo averlo espugnato; battere bandiera inglese, giapponese, ecc., detto di nave, avere inalberato il vessillo inglese, giapponese, ecc.; bandiera bianca, segno di resa; bandiera gialla, issata sulle navi nelle quali si sia manifestata qualche malattia contagiosa; bandiera abbrunata, con lista nera, in segno di lutto; il lutto può essere indicato anche dalle bandiere a mezz’asta, cioè legate non all’estremità ma al centro dell’asta;” UN CARTELLO NON SI PIEGA, NON SI ISSA, NON SI INALBNERA, COSI L’ATAF HA OLTRAGGIATO NUOVAMENTE IL TRICOLORE.

CHE LA PRESIDENTE CAPEZZUOLI SI SCUSI CON LA CITTADINANZA E RIMEDI ALLA PROSSIMA OCCASIONE, l’11 AGOSTO, FESTA DELLA LIBERAZIONE DI FIRENZE, RIPRISTINANDO LE BANDIERE E CESTINANDO DEL TUTTO QUESTI SQUALLIDI E IRRIGUARDOSI CARTELLI.

LE BANDIERE, SIMBOLO DI LIBERTA’, DEVONO SVENTOLARE, NON ESSERE POSTE DAVANTI COME CARTELLI DEL TIPO “LIMITATA A PIAZZA STAZIONE”…..TIPICI DEI MEZZI ATAF.

 

FESTIVAL NAZIONALE DEL CINEMA, TEATRO, TELEVISIONE DI VILLA BASILICA (LU) – SCENEGGIATI E VARIETA’ RAI ’70

Nel suo 10° anniversario, il Festival Nazionale del Cinema, Teatro, Televisione di Villa Basilica (Lucca) ha deciso, in collaborazione con l’Associazione Firenze Promuove, Rai Teche, la Sede Rai della Toscana, e Mediateca Regionale Toscana, di riproporre alcuni mitici sceneggiati: “Le Sorelle Materassi” di Aldo Palazzeschi (grazie all’impegno del Sindaco, Comune, del Direttore Artistico e Presidente di Firenze Promuove poi uscito in dvd nelle edicole di tutta Italia a gennaio 2009 nella collana della Fabbri Editore), “Gallina Vecchia”, di Augusto Novelli, oltre a spezzoni di alcuni varietà del Quartetto Cetra, di Macario, di Alighiero Noschese.

Il Festival ha anche voluto fortemente riproporre la gloriosa tv dei ragazzi di quegli anni attraverso “I ragazzi di Padre Tobia” e “Le avventure di Ciuffettino.

Le proiezioni, ad ingresso gratuito, si sono tenute presso lo storico studio A della Sede Rai della Toscana in Largo Alcide De Gasperi 1 a Firenze (Linea Ataf 14) nei giorni martedì 8 e mercoledì 9 luglio dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19.

Questa due giorni è stata pertanto un’occasione unica, e forse irripetibile, ed infatti molti non se la sono lasciata scappare, gustandosela tutta appieno.

Il Direttore Artistico del Festival e curatore di questa sezione, il giornalista critico cinematografico Franco Mariani, ha rispolverato questi titoli che sono dei veri e propri cult – basta andare alla ricerca su internet – perché sono molti gli italiani fruitori della televisione Rai degli anni ‘70, che hanno voglia di rivederli, se non addirittura di acquistarli, perché sono stati la punta di diamante della Radiotelevisione Italiana, regalando alle migliaia e migliaia di telespettatori delle emozioni e dei ricordi unici.

Questa due giorni è stata pertanto un’occasione unica, e forse irripetibile, e di fatti in molte persone non se la sono fatta scappare.

“Come Comune di Villa Basilica – ha dichiarato il Sindaco Giordano Ballini – paese natale di Giulia Ammannati, la madre di Galileo Galilei, e della famiglia di Carlo Lorenzini Collodi (la frazione di Collodi era nel nostro Comune fino al 1845), siamo fieri ed orgogliosi di aver contribuito a tirare fuori dai preziosi archivi della Rai questo materiale degli anni ‘70 e di riproporlo, gratuitamente, anche se per poche ore, a tutti coloro che vorranno rigustare una sana e genuina televisione. Per qualche ora, quelle attrici e quegli attori ritorneranno ad essere nostri amici e protagonisti delle avventure e storie che hanno caratterizzato i pomeriggi della stragrande maggioranza degli italiani”.

6 FIORENTINI LEGGERANNO LA BIBBIA IN TV DOPO PAPA BENEDETTO XVI: CASINI – SPINI – MARIANI – CICCOLO E I 2 ARCIVESCOVI ANTONELLI E BETORI

Firenze Promuove ha provveduto a segnalare alle redazioni fiorentina la partecipazione di 6 nostri concittadini all’evento mondiale della lettura integrale non stop in televisione della Sacra Bibbia, il libro più letto e venduto al mondo, ideata e realizzata dal giornalista Giuseppe De Carli, direttore di Rai Vaticano, con 1.250 lettori, provenienti da 37 nazioni, anche tra cui Papa Benedetto XVI, che aprirà la lettura, oltre ad attori e capi di stato, ministri, sindaci.

Tra i fortunati fiorentini che hanno potuto registrarsi e scegliere uno dei brani del Sacro Libro, le richieste sono state oltre 180mila, ci saranno: l’eurodeputato Carlo Casini, presidente nazionale del Movimento per la vita, l’On. Valdo Spini, valdese, i giornalisti Franco Mariani, Presidente Nazionale del Collegio dei Garanti dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana, Maria Fernanda Ciccolo, una dei conduttori del TGT, e, unica diocesi italiana a vantare questo “record”, i due attuali arcivescovi di Firenze, Cardinale Ennio Antonelli Amministratore Apostolico di Firenze, e Mons. Giuseppe Betori, Arcivescovo eletto di Firenze.

A parte l’inizio e la fine, trasmessa da Rai Uno (ore 19 di domenica, e sabato 11) le altre 137 ore saranno trasmesse dalla stessa RAI sul canale satellitare Rai Edu2, di Rai Educational diretto da Gianni Minoli.

In toscana l’evento fu presentato in anteprima dallo stesso Giuseppe De Carli lo scorso 12 luglio quando venne a ricevere il premio per l’informazione religiosa attribuito a Rai Vaticano dal Festival Nazionale del Cinema, Teatro Televisione del Comune di Villa Basilica in provincia di Lucca – Festival affidato a Firenze Promuove – il cui video della premiazione e presentazione dell’evento Bibbia in tv è visibile sul sito internet del festival.

 I primi a debuttare nella lettura saranno l’On. Carlo Casini, che sui 1.250 lettori sarà il 113°, e il giornalista Franco Mariani, il 168°, che leggeranno rispettivamente, nella giornata di lunedi 6 ottobre, il primo il libro dei Numeri, e il secondo il Deuteronomio.

Il 7 ottobre toccherà alla giornalista Maria Fernanda Ciccolo, 362°, che leggerà il libro dei Rei.

L’8 ottobre sarà la volta dell’On. Valdo Spini, il 362° lettore, che leggerà i Salmi, seguito più tardi dal Cardinale Ennio Antonelli, 605° lettore, Amministratore Apostolico di Firenze fino alla consegna del pastorale a Betori, il prossimo 26 ottobre, che leggerà il libro dei Proverbi.

Il 10 ottobre, 902° lettore, toccherà all’Arcivescovo eletto di Firenze Mons. Giuseppe Betori che leggerà un passo del Vangelo di Matteo.

Probabilmente tra i lettori ci saranno altri fiorentini e sicuramente toscani, di sicuro si sa di una dipendente del Comune di Prato, ma, al momento, dall’elenco diffuso dagli organizzatori, gli unici nominativi sicuri che sono individuabili sono questi.

42° ANNIVERSARIO DELL’ALLUVIONE DI FIRENZE DEL 1966

Come sempre dal 1994 l’Associazione ha organizzato l’annuale cerimonia ufficiale in ricordo della tragica alluvione del 4 novembre 1966 e delle 35 inermi vittime.

Quest’anno a celebrare la funzione religiosa sono stati chiamati i Padri Domenicani di San Marco duramente colpiti a Santa Maria Novella.

Al termine della funzione religiosa, la benedizione del fiume Arno e il tradizionale lancio, da parte del Presidente Franco Mariani, coadiuvato dalla Madonna Fiorentina Laura Lonzar, ex Angelo del Fango, della Corona d’Alloro del Comune di Firenze.

Secondo quanto riportato dai giornali, nel Consiglio Comunale Straordinario si parlerà anche del 42° Anniversario dell’Alluvione, in seguito a quanto denunciato dall’Onorevole Gabriele Toccafondi, Parlamentare fiorentino alla Camera dei Deputati e Consigliere per Forza Italia-Pdl.

A seguito di questa notizia l’Associazione Firenze Promuove, a firma del suo Presidente, Giornalista Franco Mariani, ha inviato questa mattina una e-mail con una lettera aperta all’Assessore alla Toponomastica Eugenio Giani, al Presidente del Consiglio Comunale, Eros Cruccolini, ai Vice Presidenti, Rosa Maria Di Giorgi e Massimo Pieri, ai Capo gruppo e a tutti i Consiglieri dei vari partiti rappresentati in Consiglio Comunale per chiedere una lapide che ricordi i nomi di tutte le 35 vittime di quel 4 novembre 1966.

In particolare Mariani ricorda la disparità messa in atto proprio dall’Assessore Giani in occasione del quarantennale quando approvò ed inaugurò la lapide che ricorda la tragica morte della signora della parrocchia di San Giuseppe in Santa Croce che morì affogata perchè da due Carabinieri fu legata con la sua carrozzina, in quanto invalida, alle sbarre delle inferriate della sua finestra, ma che poi non poterono andare a riprendere, facendola morire affogata assistita fino all’ultimo dal parroco di San Giuseppe, la cui casa era di fronte a quella della povera anziana.

Perchè – si chiede Firenze Promuove – la signora deve essere ricordata ai posteri da una lapide e non si devono ricordare le altre vittime, tra cui due bambini, Marina Ripari e Leonardo Sottile di soli tre anni ?

“Francamente – scrive Mariani – non si capisce come mai gli Angeli del Fango devono avere un loro Monumento ufficiale, opera del Maestro Galeazzo Auzzi, in Piazza Poggi, (e dello stesso autore esiste anche la Madonna dell’Alluvione posta sulla facciata del campanile della Chiesa di Piazza Elia dalla Costa) e le inerme vittime dell’Alluvione non devono essere ricordate”.

Nella lettera ai Consiglieri e all’Assessore Giani sono riportati tutti i nomi ed età delle 35 vittime.

Vediamo se – con le elezioni alle porte – qualche consigliere o Assessore, visto che ben due ambiscono alla poltrona di Sindaco, si daranno da fare oppure se le 35 vittime dovranno continuare ad essere ignorate dagli inquilini di Palazzo Vecchio.

Questo il testo integrale della lettera

ALL’ASSESSORE ALLA TOPONOMASTICA E CULTURA DEL COMUNE DI FIRENZE EUGENIO GIANI.

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE EROS CRUCCOLINI

AI VICE PRESIDENTI DEL CONSIGLIO COMUNALE DI GIORGI E PIERI

AI CAPO GRUPPO DEI PARTITI IN CONSIGLIO COMUNALE

AI CONSIGLIERI  ELETTI DAI FIORENTINI NEL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZE

                                     E-mail di Palazzo Vecchio
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Oggetto: IL CONSIGLIO COMUNALE E ASSESSORE GIANI APPROVINO LAPIDE IN RICORDO DEI 17 MORTI DELLA CITTA E 18 PROVINCIA DELL’ALLUVIONE DI FIRENZE DEL 1966

 

In occasione del 40° Anniversario dell’Alluvione del 1966,  l’Assessore Eugenio Giani nel quartiere di Santa Croce inaugurò una lapide in ricordo della signora paralizzata che rimase atrocemente affogata, in quanto fu legata da dei Carabinieri ad un inferriata con l’assicurazione che sarebbero andati a riprenderla ma non fu possibile, mentre a suo tempo una strada fu dedicata all’operario comunale dell’acquedotto, Carlo Maggiorelli, e sulla cui tomba ogni anno il Comune depone un mazzo di fiori, e nel 30° – anche se fu messa qualche mese più tardi perchè l’allora Sindaco Primicerio bloccò la decisione presa dall’Assessore all’acquedotto che accettò la mia richiesta e il mio testo – una lapide è stata posta in ricordo dell’eroico sacrificio di Maggiorelli all’interno dell’Acquedotto all’Anconella.

Solo, ed è questo il motivo del mio odierno appello a Lei, Assessore Giani, e a tutti i Consiglieri eletti al Salone dei Duegento, molti dei quali, lo vorrei sottolineare, al secondo mandato, cosi si è operato, da parte del Comune, soprattutto dopo la lapide in ricordo della signora di Santa Croce, una disparità di trattamento verso le altre 16 vittime fiorentine e le altre 18 vittime della Provincia, tra cui i due piccoli MARINA RIPARI E LEONARDO SOTTILE DI SOLI 3 ANNI.

L’Associazione Firenze Promuove, mio tramite, ogni anno, da ben 12 anni, si fa carico del ricordo annuale di tutte le vittime con la celebrazione di una Santa Messa e il lancio di una corona d’alloro da Ponte alle Grazie, messa a disposizione da Palazzo Vecchio, anche se in questi 12 anni, nonostante gli inviti,  nessun Sindaco o Assessore è mai intervenuto alla cerimonia e tantomeno il Gonfalone di Firenze.

12 anni fa, in occasione del trentennale, che voglio ricordare vide solo le nostre centinaia di iniziative spalmate in due anni, tutte poste sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, oltre al Patrocinio di vari Ministeri,  e due anni fa, nel quarantennale, sempre presenti, ringraziando il cielo, probabilmente anche sotto il nostro pressante ricordo annuale, con migliaia di appuntamenti organizzati da varie associazioni ed enti, coordinate da Palazzo Vecchio, RINNOVAMMO L’INVITO AL SINDACO DI VOLER APPORRE UNA LAPIDE COMMEMORATIVA IN RICORDO DELLE VITTIME DELL’ALLUVIONE.

Francamente non si capisce come mai gli Angeli del Fango devono avere un loro Monumento ufficiale, opera del Maestro Galeazzo Auzzi, posto dove si trovava il vecchio acquedotto comunale, sotto le rampe sull’Arno, in Piazza Poggi, quasi di fronte alla Biblioteca Comunale (e dello stesso autore esiste anche la Madonna dell’Alluvione posta sulla facciata del campanile della Chiesa di Piazza Elia dalla Costa) e le inerme vittime dell’Alluvione non devono essere ricordate.

Grazie alla nostra Associazione due anni fa, in occasione del quarantennale, i 35 nomi delle vittime furono resi di dominio pubblico e portati alla conoscenza di tutti i fiorentini durante una conferenza stampa.

Fino a quel momento, a parte Maggiorelli e la signora di Santa Croce, non si conoscevano gli altri nominativi e soprattutto come morirono.

Sfatammo cosi alcune leggende metropolitane come quella che voleva che in Piazza Stazione decine di fiorentini morirono nel sottopassaggio commerciale della stazione, che nel momento in cui arrivò l’acqua, la mattina presto, complice anche il giorno di festa, erano invece ancora chiusi.

Dai giornali di stamattina leggo che forse, nel Consiglio Straordinario di oggi 4 Novembre, 42° Anniversario dell’Alluvione, convocato per parlare di altri argomenti, forse parlerete anche della mancata celebrazione dell’anniversario da parte del Comune.

Ebbene pubblicamente, attraverso questa lettera che leggerò anche in occasione della celebrazione della Messa e del lancio della corona questa mattina alle ore 11 sul Ponte alle Grazie e che diffondiamo pubblicamente anche a tutti gli Organi d’informazione sono a chiederVi, lasciando da parte ogni vostro colore e idea politica, ma nel ricordo della tragedia vissuta dai Firenze e dai Fiorentini, e in particolare dai familiari di queste 35 vittime di approvare una mozione per l’apposizione quanto prima di una lapide che ricordi prematura scomparsa di tutte le vittime dell’alluvione di Firenze del 4/11/1966.

Per vostra conoscenza riporto i nomi, sottolineando che siamo in grado anche di dirvi le modalità della loro scomparsa.

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